martedì 4 dicembre 2012

Fertilizzanti e antiparassitari NATURALI

Ecco una lista di alcuni fertilizzanti e antiparassitari naturali per le vostre piante:

FONDI DI CAFFE':
Assorbe calore dal sole ed aiuta la terra a scaldarsi; aggiunge sostanze nutrienti, scoraggia parassiti, lumache e mosche.
a) Spargere i fondi di caffè sul terreno (meglio se ancora freschi) senza mischiarli ad esso o ad altre componenti naturali.
b) Mettere circa 500 gr di fondi di caffè (circa due tazze) in un secchio con 5 litri d'acqua abbastanza calda per qualche ora. Vi sarà in questo caso un rilascio d'azoto che potremo spargere sull terra dopo aver fatto raffreddare un po' l'acqua.

ACQUA DI COTTURA:
Innaffiare le piante con acqua di cottura di UOVA, PASTA, RISO, CEREALI e VERDURE. L'acqua è ricca di sali minerali e sostanze nutritive. 
Va versata fredda.

ORTICA:
Raccogliere un po' dii ortica e lasciarla a macerare per almeno una settimana. Ecco un ottimo concime liquido.

GUSCI D'UOVO:
Sono ottimi come concime e come repellente naturale. Tritati finemente e sparsi sulla terra tengono lontani bruchi e lumache.

SAPONE DI CASTIGLIA:
E' un sapone a base di oliva ed è assai utile per la cocciniglia e gli afidi delle ROSE.
Procurarsi un contenitore munito di spray, aggiungere dell'acqua e circa 10 cl di sapone di Castiglia, un pizzico di aglio in polvere e uno di pepe, infine foglie di menta sminuzzate.
Agitare bene e spruzzare.

POMODORO:
La pianta di pomodoro è ricca di alcaloidi che non sono molto amati dagli afidi e dai vermi così come dalle tarme.
Mettere delle foglie di pomodoro tritate in ammollo in una tazza tipo quelle per la colazione, piena d'acqua; lasciarle a macerare per almeno 8 ore, filtrarle e diluirle con altre due tazze di acqua.
Vaporizzare sulle piante. Fare attenzione poichè è tossico per cani e gatti.

domenica 18 novembre 2012

da "La Luce Sul Sentiero" di Mabel Collins

"Queste regole sono scritte per tutti i discepoli. Seguitele:



Prima che gli occhi possano vedere devono essere incapaci di lacrime. Prima che l'orecchio possa udire, esso deve aver perduta la sua sensibilità. Prima che la voce possa parlare in presenza dei Maestri, deve aver perduto il potere di ferire. Prima che l'anima possa stare alla presenza dei Maestri, i suoi piedi devono esser lavati nel sangue del cuore."



Si dice dunque: "prima che gli occhi possano vedere, devono essere incapaci di lacrime".
Di che vista stiamo parlando? Ritengo con una certa sicurezza che non si parli qui della vista fisica, ma dei sensi superiori e quindi della vista spirituale.

La vista legata all'organo di senso fisico degli occhi, suscita in noi impressioni e quindi emozioni e sentimenti che muovono il corpo astrale/anima. Queste emozioni sono di varia natura, dalla gioia al dolore, dal riso al pianto, dalla simpatia all'antipatia, tutti movimenti animici conseguenti ad impressioni sensoriali.
La vista che si vuole sviluppare, la vista spirituale in grado di "vedere" il mondo spirituale, necessita di calma interiore, di equilibrio dell'anima. Per tanto dovremmo esercitarci a non dipendere nei nostri movimenti animici dalle impressioni della vista, a non piangere (di gioia o di dolore) come se ci strappassero l'anima, ossia lasciando che essa venga spinta in un movimento eccessivo. Dobbiamo essere padroni di ciò che i sensi suscitano in noi.
Questa padronanza, non è paragonabile all'indifferenza, poichè sempre siamo chiamati ad una calda partecipazione.

Continuando "Prima che l'orecchio possa udire, esso deve aver perduta la sua sensibilità".
Anche in questo caso non parliamo di udito fisico, ma di un udito spirituale.
Cosa significa che l'udito deve perdere la sua sensibilità? Forse che deve divenire sordo? Se così fosse si sarebbe scritto che l'orecchio deve perdere la sua funzione o capacità, mentre, anche in questo caso come sopra, la sensibilità è più legata all'anima, al corpo astrale, al mondo delle emozioni e dei sentimenti. Ciò che udiamo muove la nostra anima, suscita emozioni, ci spinge da un lato e dall'altro.
Per udire quanto proviene dal mondo sovrasensibile, dovremo quindi saper udire senza che il nostro animo venga mosso da ciò che ode come una banderuola.

"Prima che la voce possa parlare in presenza dei Maestri, deve aver perduto il potere di ferire":
Ad un primo sguardo questa frase sembra di semplice comprensione: prima di poter proferire parola in presenza dei Maestri, la nostra voce non deve essere più in grado di ferire coloro a cui ci rivolgiamo.

La voce, come la vista e l'udito non è solo un senso fisico. La voce come attributo spirituale non emette suoni che l'organo fisico dell'orecchio possa udire. Essa forse è quello che emerge da un'anima pura, incapace di giudizio, che ama tutto e tutti in modo incondizionato e grazie alla quale il nostro sguardo si posa sull'altro pulito e trasparente, accogliente e caloroso.
Se la nostra anima conosce solo la libertà dell'amore, anche la nostra voce interiore sarà amorevole, non giudicherà i "difetti" dell'altro, non proferirà parole con tono di superiorità e così via.
Solo allora potrà rivolgersi ai Maestri. Ma chi sono questi Maestri? Sono forse quelli mondani? Io penso che i Maestri siano le nostre guide spirituali, gli esseri spirituali oltre la soglia, il nostro angelo custode, quegli esseri insomma che appartengono al mondo spirituale e che da lì ci guidano e sostengono.
In sintesi: solo quando la nostra anima sarà così pura, candida e intrisa d'amore, che la sua voce non sarà in grado di ferire in alcun modo, potremmo presentarci al cospetto dei nostri Maestri spirituali e rivolgerci a loro.

C'è un'altra condizione però per poter stare alla presenza dei Maestri: "Prima che l'anima possa stare alla presenza dei Maestri, i suoi piedi devono essere lavati nel sangue del cuore".
I piedi dell'anima, secondo me, indicano una delle tre forze che le appartengono, ossia la volontà (le tre forze sono: pensare, sentire e volere) in quanto i piedi, gli arti, sono la sede in cui essa si manifesta. La volontà ha a che fare con l'azione.
Questi "piedi" dell'anima ci viene detto che devono essere lavati nel sangue del cuore. Il cuore è simbolo della vita di sentimento, mentre il sangue è antroposoficamente il veicolo dell'Io. Allora "Il sangue del cuore" potrebbe indicare la vita di sentimento guidata dall'Io.
Così procedendo avremo che un'anima potrà stare alla presenza dei Maestri, qualora le sue azioni, la sua volontà, abbiano origine in una vita di sentimento guidata dall'Io.

giovedì 17 maggio 2012

Di Infinito Spazio Plasmato

Nei Momenti più Segreti
Incontro Te, Alveolo del mio Sentire.
Con il Cuore di Spazio Infinito Plasmato
Apro il Varco al Tuo Silenzio
Che mi Parla di Noi e del Cosmo.
Rimani il Tempo occorrente a fare
Di questo Nulla, Spazio Accogliente
E non Spegnere il Pensiero
Che ho di Te in questo Eterno Oggi.
E’ nella mia Essenza
Che Incontro Te,
E nella tua Forma
Che scopro Me

lunedì 26 marzo 2012

La Congiunzione - Poesia

La congiunzione


Nostalgia di Infinito Silenzio,
assaporato come Fiele d'Assenzio.
Melanconia d'antichi Ardori,
al tempo trascorso dei Mori.
Disperde la sera Vetuste Memorie,
racconta il Viandante Antiche Storie.
E l'Incanto sorpreso dall'Attimo Atteso,
Trabocca d'Ardore, Dissipa l'Amore.

lunedì 6 febbraio 2012

Ricette - Fare il pane in casa

500 gr di farina
300 gr di acqua
15 gr di lievito di birra in cubetto
1 cucchiaino raso di sale

...
1) sciogliere il lievito di birra nell'acqua (tiepida)
2) versare la farina in una terrina e aggiungere l'acqua con il lievito un po' alla volta
3) lavorare l'impasto a mano finchè diventa omogeneo
4) aggiungere il sale (adesso perchè non deve entrare a contatto con il lievito)
5) lavorare l'impasto finchè si sente che cambia consistenza (circa 15-20 minuti)
6) deporre l'impasto in una terrina avvolta in un panno umido e farlo lievitare del doppio (a me è raddoppiato in circa un'ora e un quarto), meglio se la temperatura dell'ambiente è tra i 21° ed i 25° circa.
7) lavorare l'impasto e lasciarlo riposare finchè raddoppia nuovamente (un'altra oretta)
8) per la terza volta lavorare l'impasto e fargli fare l'ultima lievitazione (sempre a raddoppio di massa)
9) stenderlo su una teglia e dargli forma, poi cospargerlo di farina e praticare un taglio
10) Infornare a 180° - 200° per 30 - 40 minuti, non con il forno ventilato ma normale (io ho informato a 200° per 30 minuti). Per vedere se è pronto infilare uno stuzzicadenti e vedere se esce asciutto.

Varianti
Nell'impasto aggiungere un cucchiaio d'olio.
Mettere in forno un pentolino con dell'acqua per mantenere l'umidità.

Tempo totale
4 ore e mezzo circa

IMPORTANTE
Prima di mangiare il pane è bene farlo raffreddare avvolto in un panno asciutto che svolge la funzione delle madie di una volta

giovedì 26 gennaio 2012

Cereali - Il Miglio

Cere-ali: ali è una particella nella lingua araba che indica qualcosa che ha a che vedere con i mondi spirituali. Cere, deriva da Cerere, dea delle messi. Nella parola c’è una parte terrestre ed una celeste.


Tra i cereali il miglio è un cereale spesso disdegnato e conosciuto come mangime per volatili. In realtà è un alimento davvero prezioso.


E' in relazione con il pianeta Mercurio e il giorno di Mercoledì. E' un cereale che rispetto ad altri radica poco, ossia non è uno di quelli che aiutano a mettere radici nella vita, infatti la pianta è frondosa ed è in rapporto con l'aria e la luce.
Contiene molto silicio e per questa ragione si rivela utile per pelle, unghie e capelli. La pelle infatti è ricca di silicio ed è la parte del nostro corpo che ci protegge dal mondo esterno, ma allo stesso tempo permette il passaggio della luce.
Esso contribuisce alla formazione ed alla distribuzione del calore corporeo, combattendo gli indurimenti dovuti alla sedentarietà e all'eccessiva intellettualizzazione.


COME CUCINARLO



Metterlo a bagno in una terrina, pulirne le impurità fino a che l’acqua diventa trasparente.
Si può tostare prima della cottura, si aggiunge il doppio di acqua, si porta ad ebollizione, si aggiunge sale e si completa la cottura a fiamma bassa per 20 minuti.

TORTINO DI MIGLIO

Ingredienti:
miglio
acqua
sale
cipolla
carota
olio
agar agar (facoltativo, è un addensante naturale)

Procedimento
Fare un soffritto abbondante con cipolla, carota, olio e sale. Aggiungere il miglio e mescolare il tutto.
Aggiungere acqua nella porzione di una parte di miglio e due parti abbondanti d'acqua. Aggiungere anche l'alga agar agar.
Cuocere finchè si asciuga l'acqua.
Stendere il miglio così preparato in una teglia coperta con carta da forno. Infornare per gratinare (circa 45 minuti a 190°).

lunedì 9 gennaio 2012

500 volte GRAZIE

Amici lettori quest'oggi il mio piccolo blog senza pretese festeggia la soglia delle 500 visite!
Con piacere verifico che c'è interesse per i miei scritti e le mie considerazioni...spero che essi portino in voi nuova fiducia e desiderio di condivisione anche nelle vostre vite e nelle vostre relazioni.
Non conosco le persone che mi leggono, solo pochissime, ma certo sono molti di più coloro di cui non so nulla e forse vi faccio un augurio superfluo... Se tra di voi c'è chi ha nel cuore pensieri che non osa condividere temendo di esser preso per sciocco, illuso, inguaribile ottimista...abbiate fiducia ed iniziate ad esprimerli, avrete qualche bella sorpresa.
Io scrivo da anni eppure non avevo mai reso pubblico nulla, ma questo primo tentativo mi sta dicendo che a qualcuno interessa quel che dico e forse ne trae beneficio e nuova speranza. Finchè teniamo i nostri tesori per noi stessi ci sentiremo isolati e soli, ma il mondo attorno a noi ha bisogno di pensieri luminosi ed amorevoli, ne è assetato.
Che lo spunto che vi offro sia per voi stimolo a divenire nuovi creatori di spazi di Fiducia e Speranza.

giovedì 5 gennaio 2012

Vorrei cambiare il mondo


Molti di noi pensano che il mondo, così com'è, non vada bene; che non sia ormai da tempo un bel posto dove vivere, che l'uomo stia rovinando irrimediabilmente il pianeta su cui vive e che ovunque dilaghi l'ingiustizia e l'oppressione.
Io sono d'accordo con questa visione.
Di fronte ad evidenti catastrofi sociali, politiche ed economiche, ci si sente però impotenti, pur avendo nel cuore il desiderio di poter fare qualcosa di buono per modificare lo stato delle cose.
Sembra quasi che esista uno schieramento del “male” che mette in atto opere volte all'annullamento dell'individuo, con lo scopo di assicurarsi potere e ricchezza. Basti pensare alle lobby economiche, alla gestione dell'economica mondiale, ai cartelli delle multinazionali, agli interessi della case farmaceutiche, al potere delle banche e della finanza, alla politica ed ai suoi interessi...al vicino di casa che non saluta mai...
Senza entrare nell'ambito delle teorie del complotto, credo che la sensazione che si diffonde nell'animo degli uomini “di buona volontà” di fronte a queste realtà mondiali sia una sensazione di soffocamento ed impotenza. La domanda più riccorrente è “cosa posso fare io? Quel che posso fare non è forse così poco da essere inutile?”
Ed è così: se partiamo dal presupposto di voler cambiare il mondo, ci rendiamo conto che non abbiamo le forze per farlo... Oltre a forze e poteri che ci remano contro ed in senso opposto, c'è anche la difficoltà di creare una rete di persone che agisca armoniosamente nella direzione di un mondo migliore.
Partendo dal presupposto, che ognuno di noi da solo davvero non ha la forza di intervenire sulle dinamiche mondiali, si vorrebbe almeno unirsi ad altre persone che abbiano desideri simili ai nostri. Ma quasi sempre, quando si cerca di creare gruppi o associazioni informali e formali, c'è il rischio di arenarsi nelle difficili dinamiche della democrazia; mettere d'accordo tutti, tanto più se si è in molti, è difficile e molto faticoso.
Sembra che i poteri negativi abbiano molta più facilità nell'aggregarsi e nel concordare azioni congiunte. D'altro canto è comprensibile: se l'unica regola è quella di ottenere soldi e potere senza limiti di azione, ci sarà molta semplicità di movimento. Ma quando si cercano vie collettive per un'azione positiva si incontrano temi come: il rispetto dell'idea altrui, la libera auto-determinazione, visioni variegate di cosa sia bene e meglio...a questo punto la faccenda si fa lenta e complicata.
Ovviamente il creare reti, gruppi e associazioni è una via assolutamente positiva e consigliabile, ma credo che non sia adatta a tutti, non tutti hanno le forze necessarie e, aggiungerei, la giusta dose di pazienza.
Preciso che non sono contraria a questa strada, tuttavia credo che scelte ancora più profonde siano possibili...possiamo agire come individui in ogni frangente della nostra esistenza.

“Di gocce è fatto l'Oceano”

Ognuno di noi è una goccia di questo Oceano, ognuno di noi è innanzitutto responsabile del suo ruolo nell'Oceano.
Abbiamo più o meno tutti tentato nella vita, di persuadere altri di qualcosa: di un'idea, di un modo di agire, di avere ragione...per lo più è difficilissimo...
Uno degli aspetti più pericolosi di questi tempi, è che viviamo di automatismi e siamo convinti che questo sia l'unico mondo possibile. Compriamo il dentifricio al fluoro, perchè l'abbiamo sempre fatto, compriamo cibi pieni di coloranti e conservanti perchè al supermercato ci sono quelli, suoniamo il clacson appena l'auto davanti non scatta con il verde perchè abbiamo fretta...e così via...
Ma come possiamo aspettarci di cambiare il mondo se non sappiamo nemmeno cambiare noi stessi e le nostre abitudini? Invece di preoccuparci se il nostro vicino fa o meno la raccolta differenziata facciamola noi stessi, e se già la facciamo andiamo oltre, cerchiamo di riciclare direttamente in casa quel che è possibili riutilizzare.
Se riteniamo di avere un comportamento corretto, non confrontiamoci con gli altri, non denigriamoli per la loro inconsapevolezza, possiamo noi stessi fare ancora di più.
Siamo sempre più Consapevoli nelle nostre piccole, continue, scelte quotidiane! Ciascuno di noi si informi su quel che compra, su chi lo produce, sulla sua nocività e inizi a scegliere di non contribuire ad un mondo sbagliato. Ciascuno di noi saluti il vicino scontroso e se lui non risponde non se la prenda ma gli rivolga un pensiero d'amore. Ciascuno di noi si prenda cura del verde di cui può disporre, che sia un orto o una vaso di fiori in casa, inizi a nutrire con amore quel frammento di terra che gli è stato affidato. Ciascuno di noi provi a modificare le sue abitudini e sciolga i suoi automatismi, vedrà così quante cose ancora può migliorare. Ciascuno di noi si prenda cura di sé, abbia attenzione nel mangiare, nel riposare il giusto tempo, nel fare la propria parte e non approfittarsi degli altri, così se ognuno avrà cura amorevole di quanto dispone (in termini materiali ed interiori) non ci sarà più bisogno di cambiare il mondo, poiché il mondo sarà già cambiato.

Questo ognuno di noi lo può fare. E non preoccupiamoci se altri non sono Consapevoli come noi, se altri agiscono ancora alla vecchia maniera. Facciamo la nostra parte e ogni tanto lanciamo un seme se troviamo terreno fertile, ma poi affidiamo la crescita di quel seme a madre natura.
Suggeriamo cioè ad altri di fare scelte consapevoli, ma non stiamo lì ad attendere risultati, esse faranno il loro corso e se il terreno è fertile matureranno da sole, altrimenti non lo faranno anche se continuiamo ad annaffiare tutti i giorni.

Coltiviamo sempre la Fiducia senza attendere di vedere i risultati. Forse siamo qui solo per gettare le basi per le generazioni successive.