Molti di noi pensano che il mondo, così
com'è, non vada bene; che non sia ormai da tempo un bel posto dove
vivere, che l'uomo stia rovinando irrimediabilmente il pianeta su cui
vive e che ovunque dilaghi l'ingiustizia e l'oppressione.
Io sono d'accordo con questa visione.
Di fronte ad evidenti catastrofi
sociali, politiche ed economiche, ci si sente però impotenti, pur
avendo nel cuore il desiderio di poter fare qualcosa di buono per
modificare lo stato delle cose.
Sembra quasi che esista uno
schieramento del “male” che mette in atto opere volte
all'annullamento dell'individuo, con lo scopo di assicurarsi potere e
ricchezza. Basti pensare alle lobby economiche, alla gestione
dell'economica mondiale, ai cartelli delle multinazionali, agli
interessi della case farmaceutiche, al potere delle banche e della
finanza, alla politica ed ai suoi interessi...al vicino di casa che
non saluta mai...
Senza entrare nell'ambito delle teorie
del complotto, credo che la sensazione che si diffonde nell'animo
degli uomini “di buona volontà” di fronte a queste realtà
mondiali sia una sensazione di soffocamento ed impotenza. La domanda
più riccorrente è “cosa posso fare io? Quel che posso fare non è
forse così poco da essere inutile?”
Ed è così: se partiamo dal
presupposto di voler cambiare il mondo, ci rendiamo conto che non
abbiamo le forze per farlo... Oltre a forze e poteri che ci remano
contro ed in senso opposto, c'è anche la difficoltà di creare una
rete di persone che agisca armoniosamente nella direzione di un mondo
migliore.
Partendo dal presupposto, che ognuno di
noi da solo davvero non ha la forza di intervenire sulle dinamiche
mondiali, si vorrebbe almeno unirsi ad altre persone che abbiano
desideri simili ai nostri. Ma quasi sempre, quando si cerca di creare
gruppi o associazioni informali e formali, c'è il rischio di
arenarsi nelle difficili dinamiche della democrazia; mettere
d'accordo tutti, tanto più se si è in molti, è difficile e molto
faticoso.
Sembra che i poteri negativi abbiano
molta più facilità nell'aggregarsi e nel concordare azioni
congiunte. D'altro canto è comprensibile: se l'unica regola è
quella di ottenere soldi e potere senza limiti di azione, ci sarà
molta semplicità di movimento. Ma quando si cercano vie collettive
per un'azione positiva si incontrano temi come: il rispetto dell'idea
altrui, la libera auto-determinazione, visioni variegate di cosa sia
bene e meglio...a questo punto la faccenda si fa lenta e complicata.
Ovviamente il creare reti, gruppi e
associazioni è una via assolutamente positiva e consigliabile, ma
credo che non sia adatta a tutti, non tutti hanno le forze necessarie
e, aggiungerei, la giusta dose di pazienza.
Preciso che non sono contraria a questa
strada, tuttavia credo che scelte ancora più profonde siano
possibili...possiamo agire come individui in ogni frangente della
nostra esistenza.
“Di gocce è fatto l'Oceano”
Ognuno di noi è una goccia di questo
Oceano, ognuno di noi è innanzitutto responsabile del suo ruolo
nell'Oceano.
Abbiamo più o meno tutti tentato nella
vita, di persuadere altri di qualcosa: di un'idea, di un modo di
agire, di avere ragione...per lo più è difficilissimo...
Uno degli aspetti più pericolosi di
questi tempi, è che viviamo di automatismi e siamo convinti che
questo sia l'unico mondo possibile. Compriamo il dentifricio al
fluoro, perchè l'abbiamo sempre fatto, compriamo cibi pieni di
coloranti e conservanti perchè al supermercato ci sono quelli,
suoniamo il clacson appena l'auto davanti non scatta con il verde
perchè abbiamo fretta...e così via...
Ma come possiamo aspettarci di cambiare
il mondo se non sappiamo nemmeno cambiare noi stessi e le nostre
abitudini? Invece di preoccuparci se il nostro vicino fa o meno la
raccolta differenziata facciamola noi stessi, e se già la facciamo
andiamo oltre, cerchiamo di riciclare direttamente in casa quel che è
possibili riutilizzare.
Se riteniamo di avere un comportamento
corretto, non confrontiamoci con gli altri, non denigriamoli per la
loro inconsapevolezza, possiamo noi stessi fare ancora di più.
Siamo sempre più Consapevoli nelle
nostre piccole, continue, scelte quotidiane! Ciascuno di noi si
informi su quel che compra, su chi lo produce, sulla sua nocività e
inizi a scegliere di non contribuire ad un mondo sbagliato. Ciascuno
di noi saluti il vicino scontroso e se lui non risponde non se la
prenda ma gli rivolga un pensiero d'amore. Ciascuno di noi si prenda
cura del verde di cui può disporre, che sia un orto o una vaso di
fiori in casa, inizi a nutrire con amore quel frammento di terra che
gli è stato affidato. Ciascuno di noi provi a modificare le sue
abitudini e sciolga i suoi automatismi, vedrà così quante cose
ancora può migliorare. Ciascuno di noi si prenda cura di sé, abbia
attenzione nel mangiare, nel riposare il giusto tempo, nel fare la
propria parte e non approfittarsi degli altri, così se ognuno avrà
cura amorevole di quanto dispone (in termini materiali ed interiori)
non ci sarà più bisogno di cambiare il mondo, poiché il mondo sarà
già cambiato.
Questo ognuno di noi lo può fare. E
non preoccupiamoci se altri non sono Consapevoli come noi, se altri
agiscono ancora alla vecchia maniera. Facciamo la nostra parte e ogni
tanto lanciamo un seme se troviamo terreno fertile, ma poi affidiamo
la crescita di quel seme a madre natura.
Suggeriamo cioè ad altri di fare
scelte consapevoli, ma non stiamo lì ad attendere risultati, esse
faranno il loro corso e se il terreno è fertile matureranno da sole,
altrimenti non lo faranno anche se continuiamo ad annaffiare tutti i
giorni.
Coltiviamo sempre la Fiducia senza
attendere di vedere i risultati. Forse siamo qui solo per gettare le
basi per le generazioni successive.