lunedì 12 dicembre 2011

La Terra e lo Spirito del Cristo



Tratto da “Natale – Conferenza, Berlino 1907” di R. Steiner


La vita di oggi appare fredda, arida, ottusa se confrontata con il sentire caldo e profondo di un tempo, quando era viva l'intuizione dei legami tra l'uomo e l'essenza divina dell'Universo. A molti la vita contemporanea appare concreta, ma la realtà è che i nostri sentimenti sono diventati delle fredde e vuote astrazioni; osserviamo la vita come da dietro un vetro e ci avvertiamo come separati dal resto del'Universo, dalla Terra stessa su cui viviamo e dalle forme di vita che in essa trovano dimora.
Il fatto è che l'uomo ha perduto il contatto diretto con la vita, poiché ha perduto la visione animica degli intimi rapporti esistenti tra lui ed il mondo circostante.

Nel precedente articolo ho descritto come la Terra ed i regni che in essa esistono (minerale, vegetale, animale oltre che umano) siano dotati di un'anima, benché essa sia individuale solo nell'uomo, mentre per gli altri tre regni si parla di un “anima di gruppo” o “Io collettivo” (vedi: L'anima dei quattro regni: umano, animale, vegetale e minerale)
Conoscendo queste cose, ma soprattutto facendone esperienza nel contatto amorevole con la Natura, essa diviene davvero vivente per noi e possiamo varcare i limiti della nostra individualità ed estendere così il nostro sentimento al mondo intorno a noi.
La possibilità di percepire l'essenza spirituale della Terra e della Natura sono il fondamento per divenire UNO con ogni singola cosa che ci circonda, poiché iniziamo a scorgere e a sentire con l'anima e lo spirito quest'essenza.

I cicli della Natura(vedi: Natale: dal buio alla luce)
A Primavera si allungano le giornate e la luce si riversa su di noi, tutto si riveste di verde. In questo periodo dell'anno noi possiamo scorgere non solo ciò che appare alla vista fisica, ma anche qualcosa che è in rapporto con l'Anima e che si espande verso l'alto.
Di Inverno vediamo invece come l'Anima della Terra si avvii verso il sonno: le giornate si accorciano, la luce diminuisce, e la Natura si ritrae così come noi quando la sera siamo stanchi.
Sappiamo che la Terra è un organismo vivente, dotato di corpo astrale (vedi: articolo precedente), ed esso subisce dei cambiamenti nelle varie stagioni. Nell'epoca in cui la vita rinasce sulla Terra, il suo corpo astrale è impegnato nell'esistenza materiale affinché le piante crescano e germoglino e tutto si sviluppi; si ha quindi una manifestazione dello Spirito della Terra. Quando invece in Autunno il suo corpo astrale si addormenta, esso passa ad un'attività spirituale.

“Come diversamente ci moviamo per il mondo, quando sappiamo che ad ogni passo siamo circondati da esseri di cui vediamo le azioni!” (cit. “Natale – Conferenza, Berlino 1907 di R. Steiner)


Il sonno dell’uomo e il sonno della Terra
Quando l’uomo si addormenta, avviene un processo vitale (avrò modo di descriverlo in futuro) per cui a poco a poco il corpo astrale e l’Io dell’uomo si ritirano dal corpo fisico e si librano nel mondo spirituale da cui, (parlando sinteticamente) attingono forze per il nuovo giorno. Se l’uomo potesse conservare il suo stato di coscienza quando dorme, egli si sentirebbe circondato dal mondo e dall’azione spirituale ed entrerebbe in un’altra forma di esistenza, poiché in lui sarebbe desta la coscienza spirituale.
La stessa cosa avviene per la Terra.Come per l’uomo, quando la Terra a Primavera e in Estate è desta, il suo corpo astrale è impegnato nell’esistenza materiale, ma quando la vita si ritira (così come quando l’uomo si addormenta) il corpo astrale può liberarsi dall’attività materiale e dedicarsi ad un’attività spirituale.
Proprio quando la Natura appare dormire, essa dunque è più cosciente e più diretto può essere il contatto tra l’uomo e la natura a livello di comunicazione spirituale.

Chi è lo Spirito della Terra?
Lo Spirito della Terra è il Cristo ed essa dunque è il Suo organismo. Ecco in quale senso è corretto dire che il creato è la manifestazione del Dio vivente.
Egli lo affermò quando accennando a ciò che di solido produce la Terra disse “Questo è il mio corpo” e accennando ai succhi che scorrono sulla Terra disse “Questo è il mio sangue”.
Questo non fu sempre così, ma ci fu un mutamento che portò alle condizioni in cui viviamo noi, con l’avvento del Cristo stesso. Quando sul Golgota sgorgò il sangue dalle ferite questo evento modificò il corpo astrale della Terra; si tratò di un evento cosmico poiché da qual momento l’Io del Cristo passò nella Terra e si congiunse con Essa.
Oggi dunque noi possiamo vedere il Cristo quale Spirito centrale della Terra.
 Nel sentire il vincolo vivo tra sé stesso e lo Spirito del Cristo sta la coscienza cristiana ed il senso delle parole: “Io sono con voi ogni giorno fino alla fine del mondo”.

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