sabato 24 dicembre 2011

Natale: un'immagine per l'anima

Liberamente tratto da R. Steiner "Conferenza di Hannover, 26 dicembre 1911"


Secondo la Scienza dello Spirito l'entità spirituale del Cristo fu presente in Gesù di Nazareth per tre anni, dal Battesimo nel Giordano fino agli avvenimenti del Golgota. Questo avvenimento, l'immersione dello Spirito del Cristo in Gesù di Nazareth, era ciò che nei primi secoli cristiani veniva celebrato come un Mistero, come la nascita del Cristo. Questa era originariamente l'Epifania del Cristo, festeggiata il 6 gennaio.
Ma la capacità di penetrazione in questo profondo Mistero venne affievolendosi sempre di più con il passare del tempo. A partire dal quarto secolo in avanti, con l'avvicinarsi dell'epoca del materialismo, l'intima comprensione del Mistero del Cristo si perdette e la festa del 6 gennaio cessò di avere contenuto. La nascita del Cristo venne anticipata di 13 giorni e ritenuta coincidente con la nascita di Gesù di Nazareth.
Tuttavia sebbene questo errore sembri determinato dalla perdita di una grande verità, in esso c'è anche un'inconscia saggezza.
Negli originari calendari, il 24 dicembre è il giorno dedicato ad Adamo ed Eva. In questo modo la Nascita di Gesù di Nazareth è stata collegata, con un'inconscia saggezza, al concetto dell'origine dell'uomo nell'evoluzione terrestre, della sua origine in Adamo ed Eva.
Questo ci può portare con il pensiero alla manifestazione dello spirito dell'anima umana al momento della sua nascita, quando essa risultava ancora incontaminata dagli effetti del contatto con il corpo fisico. Alla sua nascita, all'inizio del divenire fisico terreno, troviamo il bambino, ma non solo il bambino presente in ogni essere umano, bensì il bambino così com'era prima che gli uomini nell'evoluzione terrestre arrivassero alla primissima incarnazione fisica.
Quando non fu più possibile comprendere ciò che sulla Terra era disceso dalle distese cosmiche, dalle sfere celesti e non fu più compreso ciò che era avvenuto con il Battesimo nel Giordano, venne per tanto portata un'altra certezza e cioè che all'inizio dell'evoluzione terrestre l'uomo ebbe anche sulla Terra una natura nella quale poteva confidare.
Questa festività quindi, ogni anno deve ricordare all'essere umano:"Anche se non puoi rivolgere lo sguardo alle altezze celesti e là riconoscervi il grande Spirito Solare, dal tempo del tuo inizio terrestre porti in te, nella tua anima di bambino, finché resta incontaminata dagli effetti dell'incarnazione fisica, le forze che possono darti il saldo convincimento del fatto che tu puoi riportare la vittoria sulla bassa natura da cui sei gravato (...)"
E l'uomo, andando all'origine che da lui può essere contemplata del proprio essere, può dirsi: "Qualunque cosa possa succederti, qualunque cosa possa tormentarti, qualunque cosa possa trascinarti via dalle sfere luminose dello Spirito, un tempo in te ci fu l'origine divina, ed essa deve in te sussistere pur se profondamente nascosta nella tua anima. Se riconoscerai questa più interiore forza dell'anima, potrai aver fede che la conquista delle altezze rientri nelle tue possibilità. Se tu, come per magia, puoi porti davanti all'anima tutto ciò che dell'infanzia è ancora innocente e libero dalle tentazioni della vita tenendo lontano tutto quel che è accaduto alle anime umane nelle molte incarnazioni, ottieni un'immagine dell'anima umana quale era all'inizio dell'esistenza terrena, prima che iniziassero le incarnazioni terrene"

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