Di solito arriva per tutti un momento in cui si inizia a farsi delle domande esistenziali: chi sono? cosa ci faccio qui? Qual'è la verità?
Più o meno così è iniziata anche per me la meravigliosa ed eterna strada verso l'auto-conoscenza e verso un nuovo e più autentico rapporto con il mondo. Questo percorso si snoda in tanti modi e può passare per una persona di riferimento, per la lettura di libri, per il contatto con gruppi o per esperienze personali.
Uno dei passaggi che ho fatto e che ricordo con grande piacere, è la lettura di alcuni testi. Ho pensato di riportarne tre che mi sono rimasti nel cuore nel tempo, benché, forse, ora li veda sotto una luce diversa. Rimane per me comunque un legame speciale con questi tre libri che hanno aperto la strada che sto percorrendo.
"Il codice dell'anima" di James Hillman
"Esiste qualcosa, in ciascuno di noi, che ci induce a essere in un certo modo, a fare certe scelte, a prendere certe vie - anche se talvolta simili passaggi possono sembrare casuali o irragionevoli? Se esiste, è il 'daimon', il 'demone' che ciascuno di noi riceve come compagno prima della nascita, secondo il mito di Er raccontato da Platone. Se esiste, è ciò che si nasconde dietro parole come ""vocazione"", ""chiamata"", ""carattere"". Se esiste, è la chiave per leggere il ""codice dell'anima"", quella sorta di linguaggio cifrato che ci spinge ad agire ma che non sempre capiamo. Dopo anni di indagini sulla psiche, che hanno fatto di lui l'autore di saggi memorabili come ""Il mito dell'analisi"" e ""Re-visione della psicologia"", James Hillmann ha voluto darci con questo libro le prove circostanziate dell'esistenza e dei modi di operare del 'daimon'. E ha scelto una via inusuale ed efficacissima, quella cioè di impiegare come esempi non oscuri che ogni lettore conosce: da Judy Garland a John Lennon e Tina Turner, da Truman Capote a Quentin Tarantino e Woody Allen, da Hannah Arendt a Richard Nixon e Henry Kissinger, da Hitler ai serial killer. Attraverso questa profusione di storie eloquenti e paradigmatiche Hillmann è riuscito a farci capire che se la psicologia si è dimostrata incapace di spiegare le scelte più profonde che decidono la vita di tutti noi è proprio perché aveva perso contatto con il 'daimon'. E soprattutto a farci sentire di nuovo la presenza di questo compagno segreto dal quale, più che da ogni altro elemento, la nostra vita dipende."
Capitolo 1 "La teoria della Ghianda e la redenzione della psicologia"
"(...) Non la ragione per cui vivere, non il significato della vita in generale,o la filosofia di un credo religioso: questo libro non ha la pretesa di fornire risposte del genere. Esso vuole rivolgersi piuttosto alla sensazione che esiste un motivo per cui la mia persona, che è unica e irripetibile, è al mondo, e che esistono cose alle quali mi devo dedicare al di là del quotidiano e che al quotidiano conferiscono la sua ragione d'essere; la sensazione che il mondo, vuole che io esista, la sensazione che ciascuno è responsabile di fronte a un'immagine innata, i cui confini va riempiendo nella propria biofrafia. (...)"
"L'eroe dentro di noi- Sei archetipi della nostra vita" di Carol S. Pearson
Introduzione
"Questo libro tratta dei miti che ci aiutano a dare un senso alla nostra vita. La nostra esperienza è letteralmente determinata dall'idea che abbiamo della vita: ci inventiamo storie sul mondo e in gran parte ne viviamo le trame. La forma della nostra vita dipende in misura notevole dal copione che consciamente, o più probabilmente inconsciamente, abbiamo scelto.
Tutti i miti dell'Eroe, sia collettivi sia individuali, ci dicono quali caratteristiche corrispondono al bene, al vero, al bello e di conseguenza ci propongono aspirazioni culturalmente valide. Molti di questi miti sono archetipici. (...)
Gli archetipi sono numerosi. Perché allora dedicare un libro a sei soltanto di essi? La risposta è che, quantunque esista una varietà realmente ampia di miti archetipici, la gran parte di essi non ha sulla nostra evoluzione l'influenza che hanno questi sei. (...)
Gli archetipi qui esaminati sono quelli connessi con il Viaggio dell'Eroe, il viaggio verso l'individualizzazione; sono quegli archetipi che, manifestati nei nostri mondi diurni, ci aiutano a stabilire un'Io forte e quindi ad andare oltre i confini dell'Io, per permettere il pieno fiorire del sè e la sua apertura all'esperienza dell'unità con gli altri e con i mondi naturale e spirituale (...)"
Un utile schema è presente al seguente link: http://www.edscuola.it/archivio/interlinea/archetipi.pdf
"Spiritualità olistica - L'alba di un nuovo risveglio" di Mario Thanavaro
L'illuminazione e la gioia sono raggiungibili anche oggi se ascoltiamo il cuore saggio e ci prendiamo cura della vita in tutte le sue manifestazioni.
"Ristabilendo il contatto con il mondo interiore, la crescita spirituale dovrà assumere un'importanza prioritaria, poiché se non saremo in grado di fare questo lavoro, necessario per la nostra salute fisica e mentale, non potremo salvarci. Se riusciremo a capire che lo stato di confusione e di squilibrio in cui ci troviamo è il risultato dello squilibrio in cui ogni individuo versa e di cui ogni individuo soffre, ci renderemo conto dell'importanza di riappropriarci del nostro territorio interiore.
L'unica versa serra che dobbiamo coltivare, di fatto, è quella della nostra persona. Attivando il processo di consapevolezza saremo coscienti del corpo, delle emozioni, della mente come esperienza unitaria e tenderemo naturalmente verso la ricomposizione armonica del nostro essere, così da poter vivere pienamente noi stessi e gli altri."
(Tratto dal Capitolo VI)
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