giovedì 22 dicembre 2011

Solstizio d'Inverno

In più di un articolo ho parlato del ritmo e del movimento delle stagioni, che oscillano tra l'espirazione della Primavera e dell'Estate e l'inspirazione dell'Autunno e dell'Inverno (vedi: Natale: dal buio alla luce , La Terra e lo Spirito del Cristo) ed oggi è un giorno speciale per approfondire questo tema: oggi è il Solstizio di Inverno.

Dalla Primavera all'Estate la Terra si apre all'Universo come un fiore che sboccia, ma al culmine dell'Estate, dopo la prima decade d'Agosto, nuove forze si innestano nel ciclo dell'anno in concomitanza con i giorni delle stelle cadenti; sopraggiunge così, al culmine dell'Estate, l'età del ferro, in cui le forze di questo elemento si inseriscono nella Terra.
E' ora che si annuncia la rivoluzione dell'anno che conduce l'uomo verso l'Equinozio d'Autunno e il Soslstizio di Inverno. A Settembre la Terra inizia a rinfrescare, la vegetazione si estingue e gli spiriti di natura si ritirano alle radici delle piante; l'oscurità cade sempre più presto sulle teste degli uomini e la Terra si chiude in se stessa.
Avanzando verso la soglia del Solstizio di Inverno, la Terra giunge all'apice della sua inspirazione e quel che inspira è il suo elemento animico che durante le stagioni calde era diffuso nel cosmo. Ora la Terra è come se vagasse sola nel cosmo, con il suo elemento animico ritirato in sè e le forze di coscienza manifeste.

Al crepuscolo dell'Estate, addentrandosi nelle stagioni in cui la natura muore e si oscura il mondo, l'uomo è chiamato a vincere la malinconia che lo assale; egli deve imparare a trovare dentro di sè le forze del cosmo e ad evocare in sè, la luce e il calore.
Man mano che la terra si spoglia di vita, è tempo che lo spirito inidividuale affermi la sua energia, esso deve risvegliarsi con le forze di coscienza: è ora possibile pensare più chiaramente, fare progetti per il futuro e perseguirli, perchè quando la natura appassisce, allora lo spirito umano si desta ed ha nuove forze per affermarsi. E' questo il periodo in cui l'uomo ha maggiori forze di intelletto e di azione.
Quando si avvicina l'inverno l'uomo nobile si concentra su ciò che deve compiere, sugli enigmi che deve sciogliere, su ciò che può imparare, su ciò che deve migliorare dentro di sè e intorno a sè.
In tal modo il calore della volontà si accende fin nell'organismo, questo calore divenuto più intenso, si trasforma in luce interiore, una luce che illumina il mondo mentre cala la tenebra esteriore.

Mentre l'uommo intensifica la sua azione e dà più energia al suo pensiero, la luce solare dell'Inverno penetra nelle profondità della terra e trasmette fin lì le forze che alimentano la vita che si manifesterà nella futura primavera.
Proprio nel più profondo Inverno la Terra assume il volto della Madre che sta per generare la Vita futura; il volto della Terra ricoperta di neve diventa candido e purissimo e somiglia al volto, chiaro, pallido e roseo di una donna che sta per diventare madre. La Terra ricoperta di neve assume una purezza lunare, manifestandone le forze legate alla generazione e alla riproduzione delle forme viventi.
Camminando su un paesaggio innevato, baciato dal Sole meridiano, ci si accorge inoltre che il fondo di neve e ghiaccio, crea come uno specchio cosmico che riflette i raggi e gli influssi spirituali del Sole. Quei raggi nel giorno del Solstizio discendono sulla terra e con essi la forza del Sole discende nella materia terrestre.

E' al Solstizio di Inverno che la Terra diventa madre, così come nella volta scura del cosmo, la Dea Madre genera il Fanciullo Solare, immagine che attraversa i secoli e le religioni.
L'immagine della Dea Madre con Fanciullo Solare richiama l'uomo ai suoi doveri spirituali e terreni, trasmette a chi la medita le forze più sublimi per affrontare il nuovo anno che nasce dall'oscurità dell'inverno.

Liberamente tratto da: La Scienza dello Spirito (pagina Facebook)

Nessun commento:

Posta un commento